Mercatini di Natale in Europa

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Si scrive Budapest e si legge Ungheria: l’una contempla l’altra, un mosaico dai molteplici chiaroscuri, un patrimonio sospeso tra oriente e occidente. Patria di scrittori e musicisti, l’Ungheria è costellata da caffè storici, permeati ancora da atmosfere di fine Ottocento, ed è anche uno dei paesi più ricchi di acque termali al mondo. Da apprezzare, magari, dopo aver visitato i Mercatini di Natale sotto la neve!











Una destinazione, l’Austria, con una pluralità di scenografie. Un arazzo paesaggistico distribuito a ogni altitudine, intriso di attrattive con un filo conduttore dato dal disegno delle montagne e da oltre seimila laghi alpini: un capolavoro della natura affiancato dal sapiente genio umano apprezzabile in grandiose coreografie architettoniche cittadine e in collezioni d’arte fra le più prestigiose del mondo.
Un’inclinazione all’eccellenza riscontrabile anche nei Mercatini di Natale, disseminati ovunque nella nazione.











Intrigante, il Belgio, che fra i suoi punti di forza vanta la bellezza di città storiche come la capitale Bruxelles seguita a ruota da Bruges, Anversa e Gent, esempi mirabili del passato con un aspetto ben conservato e nel quale spiccano alte torri, campanili dallo slancio gotico e caratteristiche case fiamminghe. In occasione del Natale, tutta la nazione si veste di tradizione intrecciata ad atmosfera oltremodo suggestiva.











Un patrimonio storico e naturale affascinante nei suoi contrasti, quello della Croazia. Un viaggio lungo le rotte della storia e di multiformi scenari della natura nei quali spiccano città fortificate e anfiteatri romani, architetture barocche e forme rinascimentali, giochi di luce all’interno di chiese secolari e design contemporaneo. E oltre a pianure che si stemperano nelle foreste, affiorano dalle acque circa 1.200 isole. In tutta la nazione, si assiste al trionfo del folclore e della tradizione, specialmente in occasione dei Mercatini di Natale.











La Danimarca è la patria del francobollo natalizio, ed è anche una nazione con capolavori naturali da apprezzare in ogni stagione ma, senza ombra di dubbio, è durante l’Avvento che la magia del Natale e i giochi di acqua e di ghiaccio sono spettacolari. Oltre alla capitale sono numerosi i luoghi da scoprire e le famiglie con bambini non possono mancare una visita a Billund, dove si trova Legoland, il parco giochi tutto costruito con i famosi mattoncini, che ospita anche un parco di divertimento sull’acqua.











La Finlandia è la nazione dei 188.000 laghi e di un migliaio di boschi. Un’atmosfera di grande impatto, specialmente in inverno, quando il fascino delle distese innevate, delle foreste imbiancate e delle renne è irresistibile. In occasione del Natale un viaggio in Finlandia garantisce emozioni forti, che perdurano nel tempo, da provare innanzitutto a Helsinki, la capitale.

 










Francia: un camaleontico susseguirsi di arte e cultura, pietre di storia e arazzi della natura. Molteplici quadri ambientali nei quali vanno in scena circuiti di sport, cultura ed eventi, dagli atout internazionali alle manifestazioni locali che rinnovano ed esaltano le tradizioni. Come i Mercatini di Natale, scintillanti di luci e promesse in quasi tutte le località francesi.











Innumerevoli, i mercatini di Natale in Germania. Costellano la destinazione, sono solitamente in scena dal primo al 24 dicembre – nelle metropoli si arriva anche sino al 6 gennaio dell’anno successivo - e rappresentano una delle usanze più radicate nel tessuto degli eventi teutonici. In alcune città questi mercatini si chiamano "Weihnachtsmarkt", mercato di Natale, in altre "Christkindlmarkt", mercato di Gesù bambino, e diventano non solo l’occasione per acquistare decorazioni natalizie o i prodotti artigianali: rappresentano anche l’opportunità di conoscere approfonditamente le tradizioni tipiche della città o della regione nelle quali vengono ambientati. Sovente, infatti, si tratta di vere e proprie feste popolari con il trionfo del folclore locale. Un ingrediente delle prelibatezze che abbondano in queste manifestazioni è il “Glühwein” (vin brulé), che viene offerto quasi dappertutto e che diventa un caratteristico… modo per riscaldarsi nelle fredde giornate che precedono il Natale. 


 









Sotto lo scettro di Sua Maestà la Regina, ferve una nazione da sempre all’avanguardia, un cocktail ben riuscito di tradizione, innovazione e, talvolta, anche “trasgressione”. Tutto gira alla velocità della luce, nelle città della Gran Bretagna, mentre i verdi disegni di campagne e praterie evidenziano richiami vittoriani e gotici. Con un piede nel futuro e uno nel passato, la Gran Bretagna incede orgogliosa, ricca di antichi costumi locali e di manifestazioni annuali. Fra queste spiccano gli appuntamenti con i Mercatini di Natale, un must in tutta la nazione.

 










In Spagna le prime folate di aria natalizia si respirano a novembre, quando le strade delle città vengono illuminate e addobbate con fantasia e colori. Le celebrazioni per il Natale iniziano la prima settimana di dicembre e si protraggono fino al 6 gennaio dell’anno successivo. Nella Penisola Iberica le tradizioni abbondano così come le coreografie natalizie che vedono i Mercatini di Natale sempre più gettonati da persone di tutte le età.











Dalla seduzione dello scintillio di specchi lacustri a quello delle luminarie che campeggiano in tutta la nazione quando scocca l’Avvento, anche e soprattutto in montagna: sono oltre 130 i mercatini e gli appuntamenti legati alle festività natalizie in Svizzera. Una destinazione da sempre foriera di una molteplicità di culture che convivono armoniosamente e che culmina in un avvincente calendario di eventi natalizi: alcuni Cantoni iniziano i festeggiamenti in base alla liturgia cattolica romana, altri si rifanno alla tradizione protestante mentre in alcuni sono sopravvissute usanze di origine pagana legate al susseguirsi delle stagioni. Laghi, montagne e città: è questo il tris d’assi della Svizzera, da vivere intensamente tutto l’anno per cimentarsi in attività sportive, rilassarsi ammirando panorami maestosi, appassionarsi con la storia e le civiltà del passato. E per vivere momenti di pura magia in inverno, quando arrivano i Mercatini di Natale svizzeri.

 










Le tradizioni natalizie greche sono per alcuni aspetti simili alle nostre, ma il Natale ortodosso differisce per diverse caratteristiche. Visitare la Grecia in occasione delle festività natalizie è sicuramente un’eccellente alternativa alle più usuali mete del nord Europa. Ad Atene, oltretutto, è possibile abbinare ai percorsi degli acquisti per il Natale una miriade di itinerari alla scoperta della “Grecia classica”. Il clima mediterraneo garantisce un Natale non troppo freddo e la possibilità di girare in tutta calma i siti archeologici anche nel periodo dell’Avvento.


 









La Polonia è una nazione dai numerosi volti, dove la capitale e le antiche città medievali sono percorse da un dinamismo moderno anche se è facile vedere carri trainati da cavalli che percorrono i vicoli di alcune zone cittadine in cui il XXI secolo sembra non essere ancora arrivato. Passato e presente incedono di pari passo, in Polonia, e trasmettono emozioni per viaggiare sulla scia delle tradizioni.


 










I castelli costellano la nazione, le città celano scrigni di storia e la campagna, che si perde a vista d’occhio, origina gli squisiti prodotti enogastronomici della Repubblica Ceca. Dallo splendore di città come Praga e Brno, ricche di monumenti si può passare ad altri – altrettanto affascinanti – scenari, come quelli dei villaggi in legno vicino a Ostrava, dove le tradizioni morave sono ancora – molto sentite - presenti. Per un tuffo nella tradizione del Natale, sono imperdibili i Mercatini di Natale di Praga.

 










Una nazione, la Slovenia, con una pluralità di scenografie e con distanze così ravvicinate da consentire ai visitatori di sciare la mattina e passeggiare sul litorale nel pomeriggio. Straordinario è il parco nazionale del Triglav, un incontaminato mondo di montagne rocciose frammiste a gole, fiumi, pascoli e torrenti. E se il Triglav è il più alto monte sloveno, la capitale è l’epicentro dell’atmosfera in occasione dell’Avvento e dei Mercatini di Natale.











Si dice Svezia e si immagina un puzzle di paesaggi nel quale spiccano castelli, laghi, isole, arcipelaghi. E poi ancora pianure polari, praterie e ghiacciai, leggende e siti storici dei vichinghi. Affascinanti anche le incisioni rupestri risalenti a tremila anni fa, realizzate dal popolo di Tanum, che rappresentava scene di vita quotidiana sulla roccia. Nel cuore della Svezia contemporanea, invece, brilla come una stella la capitale, Stoccolma. Soprattutto quando inizia l’Avvento e l’atmosfera è ravvivata dai mille colori delle bancarelle dei Mercatini di Natale.











L’Irlanda è “verde” per definizione ma al di là dei luoghi comuni è una nazione che unisce alle glorie tipiche locali – letteratura, musica e… birra! – un dinamismo in piena espansione. Con lo sguardo al futuro, l’Irlanda riscopre le sue tradizioni e mette le basi per quelle che lo saranno: ne sono un esempio i Mercatini di Natale irlandesi. Non vantano una storia secolare, sono piuttosto recenti ma così caratteristici che hanno subito incontrato l’interesse e l’entusiasmo dei visitatori.











È all’estremo lembo dell’Europa occidentale, il Portogallo, e lungo la sua costa atlantica numerose città sono state in passato il punto di partenza dei navigatori portoghesi, svolgendo un ruolo di primo piano in tale impresa. E i viaggi in mare verso l’Oriente e il Brasile, a partire dal XV secolo, hanno portato un’epoca di ricchezza e di esuberanza architettonica fino a quel momento sconosciute nell’arte portoghese. Come riferimento di quel periodo sono da visitare il Convento de Cristo a Tomar, il Mosteiro dos Jerónimos e la Torre de Belém a Lisbona. In Algarve è imperdibile Lagos, dove visse il mentore di tutte le scoperte, l’Infante D. Henrique. E per conoscere la storia dei navigatori i viaggiatori devono recarsi a Belmonte - che diede i natali a Pedro Álvares Cabral - o a Sines, dove vide la luce Vasco da Gama, entrambi grandi protagonisti delle spedizioni portoghesi. Una nazione affascinante da scoprire in ogni stagione dell’anno, il Portogallo, soprattutto in occasione del Natale, quando tutto il Paese è costellato da straordinari Mercatini di Natale, a iniziare da quello della capitale, Lisbona.

 










Immensa, la Russia, nazione che nella sua esponenziale superficie geografica - basti pensare alla Siberia e a quante volte supera l’Europa per dimensioni - racchiude luoghi di rara bellezza e aree ancora sconosciute. Una destinazione da visitare anche in più occasioni iniziando, magari, proprio dalle numerose etnie di origine antichissima che popolano alcuni territori russi e che palesano una vita semplice, talvolta di stampo medievale. La Russia è un pianeta a sé e proietta il viaggiatore in un mondo di emozioni paragonabili alle – autoctone – matrioske: una concatenata all’altra, le sorprese sembrano non finire mai. Soprattutto se si visita la Russia in occasione del Natale, evento che evidenzia alcune tradizioni simili alle nostre - un’usanza differente è invece quella di portare in tavola dodici pietanze diverse in onore dei dodici apostoli -, con alberi di Natale, vie addobbate a festa, Babbo Natale che porta i doni e intriganti Mercatini di Natale. Soprattutto a Mosca.


Mercatini di Natale in Turchia











Turchia: tre mari, imponenti catene montuose e città che hanno visto nascere civiltà protagoniste nella storia. Una destinazione con un pizzico di esotico introvabile in qualsiasi altra nazione europea, così sospesa tra Occidente e Oriente, con scorci misteriosi e ad alto potere emozionale. Una tela d’autore, la Turchia, costellata da palazzi, moschee, musei di archeologia subacquea – quello di Bodrum è uno dei più interessanti al mondo con vascelli di oltre quattromila anni fa –, una quarantina di parchi nazionali - come quello di Kuscenneti, fulcro di attività di birdwatching – e con un masterpiece, il monte Arat, cinquemila metri verso il cielo dove, secondo la Bibbia, si arenò l’arca di Noè. E anche se il Cristianesimo in Turchia costituisce una religione minoritaria, tutte le versioni del Babbo Natale moderno derivano dallo stesso personaggio storico: il vescovo Nicola - divenuto santo - della città di Myra, antica città dell'odierna Turchia! Per Mercatini di Natale insoliti, quindi, una meta avvincente è sicuramente Istanbul.










È cospicuo lo spessore artistico della Serbia, con percorsi che scorrono nell’alveo della cultura e solcano i 588 chilometri del Danubio, si soffermano nei monasteri del territorio e sostano lungo le numerose strade del vino della nazione o nei caratteristici salas, gli etno-villaggi nei quali respirare l’essenza dell’atmosfera locale. E poi ancora trionfo di seduzioni antiche incastonate nel verde con tutta l’area del parco nazionale della Gola di Djerdap, conosciuta come Iron Gate, una profusione di fortezze e di bellezze naturali nella quale il Danubio gioca il ruolo da protagonista fiancheggiato, nel mosaico nazionale, da una pluralità di fiumi. Di fama internazionale è Djavolja Varos, la città infernale, monumento naturale collocato nel sud della Serbia, 202 torri di pietra che svettano per una ventina di metri. E dopo Belgrado, la capitale, è da vedere Novi Sad, un forziere di collezioni museali e di manieri fra i quali campeggia il seicentesco Petrovaradin  seguito da icone ecclesiastiche che culminano nella chiesa di Nikolai – la più antica di fede ortodossa della città – nella quale vennero battezzati i figli di Einstein. E a proposito di religione, il Natale per i serbi  - cristiani ortodossi - arriva due settimane dopo quello dei cattolici romani: in Serbia il Natale viene festeggiato il 7 gennaio anziché il 25 dicembre. I serbi, infatti, seguono il calendario giuliano, mentre i cattolici seguono il calendario gregoriano. Un motivo in più per visitare la nazione durante il nostro Avvento e scoprire nuove culture e tradizioni.

 










Malta è letteratura intrecciata a leggenda, una miscellanea di sacro e profano, lo scenario di celebrazioni rurali contrapposte a eventi di richiamo internazionale, il tutto in un percorso dispiegato attraverso settemila anni di storia e che dalla notte dei templi megalitici passa attraverso l’epopea dei Cavalieri di San Giovanni per giungere al secondo millennio. Una destinazione con infinite chiavi di lettura e l’estensione di Malta, che si snoda in un patrimonio culturale concentrato in 316 chilometri quadrati, è un ulteriore punto di forza dell’arcipelago che può essere visitato anche per pochi giorni. Innumerevoli le opzioni di viaggio, anche durante il periodo dell’Avvento, grazie al clima mite della destinazione: dalle immersioni nei fondali - esiste un elenco dei migliori labirinti pelagici - ai safari in jeep 4x4, dalle sfide sul green alle visite sulla terraferma ricca di scorci d’arte, dai percorsi del gusto ai tuffi nella storia, dalle crociere fra le isole alle icone religiose. E ce ne sono molte, a Malta: nei vicoli della città di Rabat, per esempio, si rafforza quello status di cristiana cattolicità che si respira in tutta l’isola: in tanta sacralità è d’obbligo una sorta di “pellegrinaggio” alla scoperta di San Paolo - il santo che qui naufragò -, a iniziare dall’omonima chiesa, fatta erigere nel 1656. Da “sentire” è anche La Valletta, perfetta per visitare anche inediti Mercatini di Natale.











L'Estonia non palesa grandi dimensioni ma sfoggia un cospicuo alternarsi di foreste, parchi naturali, fiumi e cascate. E laghi. Se ne contano circa 1.500 di varie dimensioni, un elisir di paesaggi lacustri fra i quali, in termini di estensioni, spicca il lago dei Ciudi. E se l’acqua dolce non piace a tutti, in mare aperto vi sono sempre 1.520 isole, un patrimonio d’acqua che merita di essere apprezzato in ogni stagione e abbinato alla visita delle icone della nazione, a iniziare dai castelli medievali per proseguire con la scoperta delle antiche residenze e dei monasteri, senza dimenticare che in inverno – dal clima rigoroso! – l’atmosfera si surriscalda con i Mercatini di Natale, che hanno luogo in molte città estoni, capitanati da quelli della capitale: Tallin.











E’ la destinazione dei safari, ma non quelli a cui si indirizza usualmente l’immaginario collettivo, con savana e latitudini africane. Sono i safari sotto il sole di mezzanotte e nella natura incontaminata della Norvegia del nord, nella quale vedere l’aurora boreale, la terra dei Sami - popolazione aborigena norvegese -, Capo Nord, gli immensi parchi naturali e l’altopiano di Finnmarksvidda. Spettacolare è Narvik, che si trova al di sopra del Circolo Polare Artico, che offre silenzio, escursioni in aree naturali incontaminate, gite in kayak o in mountain-bike, fotosafari, e, naturalmente, forti emozioni. Da non perdere i fiordi - il Nærøyfjord e il Geirangerfjord sono inseriti nell’Unesco mentre il Sognefjord è il fiordo più lungo della Norvegia –, così come e le incisioni rupestri ad Alta, anch’esse nel Patrimonio Mondiale dell’Unesco. La Norvegia è uno dei pochi paesi nord europei in cui le chiese in legno risalenti al medioevo si presentano ancora intatte e la più antica chiesa in legno norvgese è quella di Urnes a Luster nel Sognefjord, sempre nel segno dell’Unesco. Verso l’anno Mille, prima della cristianizzazione, la Norvegia ha vissuto sotto l’influsso della mitologia, mentre oggi nel paese vige la libertà di religione e durante l’Avvento visitare il Paese e i suoi Mercatini di Natale diventa un’avventura straordinaria.











Tutti conoscono l’Olanda per i suoi mulini a vento e per i suoi campi colorati da distese di tulipani. Ma l’Olanda, naturalmente, è molto altro ancora: è una nazione costellata da riserve e parchi nazionali, per esempio, oltre che da numerose città d’arte. Un’arte, quella olandese, che raggiunge l’apice con il genio fiammingo che ha reso immortali città come Delft e Zundert - espressione di pittori come Vermeer e Van Gogh - e Leida - con  Rembrandt -, mentre in un contesto culturale più ampio si devono ricordare altri fra i figli illustri della destinazione: Erasmo da Rotterdam, Spinoza, Boerhaave o Remment Koolhaas, uno dei più grandi architetti contemporanei. Nulla di meglio, allora, che seguire le loro rotte in occasione di un viaggio in Olanda, magari durante l’Avvento, quando ai numerosi eventi in calendario si aggiungono le manifestazioni dedicate al Natale e nelle strade o nelle piazze vengono allestiti i Mercatini di Natale ricolmi del tipico artigianato olandese con gli immancabili zoccoli, bambole dai costumi regionali e giochi per bambini.

 










La Slovacchia ha cime maestose e pianure fertili, grandi fiumi e piccoli torrenti. Il patrimonio di bellezze naturali contempla sorgenti termali curative e i ritmi rurali sono frammisti al dinamismo delle città. Da non perdere sono le grotte ghiacciate fra le quali spicca la “Dobšinská”, caratterizzata da colonne, tunnel e cascate ghiacciati. Nei monti metalliferi slovacchi – Rudohori - si trova la grotta di aragonite di Ochtin, le cui formazioni rimandano a fiori e a cespugli in ferro. I monumenti della Slovacchia orientale fanno parte della “Via gotica” e consentono ai visitatori di fare un lungo viaggio nel tempo: la lunghezza della Via gotica, infatti, è pari a 267 chilometri e consente di apprezzare castelli che svettano sulle cime dei monti, centri storici cittadini rimasti intatti, musei, cattedrali, chiese di campagna, dimore e ponti in pietra. Da non perdere sono il castello sul Monte bello o la dimora signorile di campagna “Betliar” - con un vasto parco di settanta ettari – e, naturalmente, la capitale della Slovacchia, Bratislava, soprattutto in occasione dell’Avvento, quando la città si anima di caratteristici Mercatini di Natale.

 










Icona di stile e di prestigio, raccolto e declinato in cinque quartieri che si snodano in una superficie di due chilometri quadrati, il Principato di Monaco è una nazione che coniuga tradizione, modernità e dinamismo. Incastonato tra le falesie e il mare, il Principato è l’icona del turismo d’élite internazionale e la destinazione mette in scena un fitto calendario di manifestazioni e appuntamenti durante tutto l’anno, di media uno al giorno, molto spesso con proposte molteplici. C’è solo l’imbarazzo della scelta fra teatri, una quindicina di musei, gallerie e locali. E molto si deve all’alone di esclusività che aleggia in tutto il Principato anche e soprattutto in occasione del Natale con… “blasonati” Mercatini di Natale.

 










La Romania è una destinazione ricca di città medievali con castelli e fortezze, chiese in legno e monasteri dipinti e non mancano località nascoste fra le colline, ideali per trascorrere delle vacanze rilassanti – magari nei numerosi centri termali – e per fare delle passeggiate nella natura incontaminata. Immancabile, durante un viaggio in Romania, è il percorso che giunge ai numerosi manieri della destinazione, fra i quali emerge il castello di Dracula, a Bran, costruito nel 1377 a protezione di Brasov, residenza del Principe Dracula, attualmente museo di arte medievale. Un viaggio in Romania offre anche la possibilità di piacevoli percorsi del gusto alla scoperta dell’alchimia di sapori dell’enogastronomia locale, da trovare anche sulle bancarelle dei Mercatini di Natale in binomio con l’artigianato tipico della nazione.











Il Montenegro vanta un immenso patrimonio artistico tutelato dall’Unesco, incastonato in spettacolari ambienti naturali. I suoi punti di forza? Città storiche, scrigni d’arte e cultura cui si aggiungono i contrasti degli scenari naturali, dalle vette con nevi perenni agli assolati 300 chilometri di costa senza dimenticare quattro parchi nazionali e l’insenatura più profonda del Mediterraneo, le Bocche di Kotor. Fra le città spiccano Podgorica, la capitale, adagiata sulle rive di sei fiumi, Doclea - distrutta dai barbari nel VII secolo, con rovine romane -, Stari Bar - medievale, con antiche fortificazioni, chiese e palazzi -, Cetinje - con il palazzo del re Nicola I Petrovic, un monastero quattrocentesco e il museo nazionale -, Budva - cinta da mura difensive, è un gioiello urbanistico e architettonico - Herceg Novi - città di mare ricchissima di alberi esotici e con il complesso monastico di San Savina – Bar - dal clima subtropicale e con 270 giorni di sole all’anno - e Ulcinj, con moschee dal sapore orientale e una lunghissima spiaggia sabbiosa. Il Lago di Scutari, alimentato da circa 50 sorgenti e attorniato da una fitta foresta, è invece scenario della più grande riserva ornitologica della nazione. In Montenegro sono particolarmente sentite tutte le celebrazioni religiose legate al cattolicesimo - vengono celebrati anche il Natale e la Pasqua ortodossi – quindi la destinazione è perfetta per un viaggio alla ricerca di storia, arte, cultura, natura e… Mercatini di Natale in Montenegro.











Un paesaggio metafisico, quello islandese, dai colori sorprendenti. Duecento bocche eruttive e tre grandi ghiacciai fanno da quinta a soffioni che sprigionano nuvole di zolfo, a geyser, a sorgenti termali e a centrali geotermiche. La destinazione è da visitare facendo il periplo dell’isola: un paesaggio di montagne rivestite d’erba in cui spiccano vaste zone di giallo zolfo, poi la laguna degli iceberg, i pulcinella di mare dell’affollata colonia di Vik, mentre strolaghe dal manto stellato, fischioni e cigni minori fanno la gioia dei birdwatcher sulle acque del lago Mytan. Imperdibile è lo Snæfellsjökull, il ghiacciaio del vulcano Snaefells: le pendici, ricoperte da muschio, si interrompono bruscamente con un’alta scogliera che ospita una grande colonia di uccelli mentre sotto, nel mare, nuotano le foche. Allo Snæfellsjökull sono legate antiche saghe islandesi e da qui Giulio Verne ha fatto partire il suo “Viaggio al centro della terra”. Viaggio attraverso le tradizioni legate al Natale, invece, per coloro che amano scoprire le curiosità nel mondo: un esempio è dato dai piccoli Yule Lads, tredici folletti di Natale figli di Grýla e Leppalúði – una coppia di Trolls delle montagne - che scendono dalle loro caverne intorno al Lago Myvatn per portare dolci e regali ai bambini dei villaggi che hanno messo le loro scarpe sui davanzali delle finestre! E un viaggio in Islanda durante l’Avvento implica, naturalmente, la conoscenza della capitale, Reykjavík, e dei suoi Mercatini di Natale.

 










Sono due le anime del Granducato del Lussemburgo, destinazione dalle dimensioni lillipuziane: quella antica e quella moderna. Castelli medievali e valli virate al verde più intenso – come quella della Mosella – convivono con la modernità e l’efficienza della nazione, snodo finanziario di primaria importanza. Un viaggio in questo Paese non può prescindere dalla settantina di manieri disseminati ovunque, fra i quali il più famoso è quello di Vianden, dall’architettura militare romanico-gotica e risalente al IX secolo. Per una panoramica completa delle fortezze del Lussemburgo, se il tempo a disposizione è tiranno, si può visitare il castello di Clervaux, all’interno del quale sono esposte miniature di tutti gli altri manieri lussemburghesi. Ancora arte a Ecternach, località che rivela un centro storico quattrocentesco e, nella cripta della basilica, la tomba di Willibrord, il santo fondatore. E a proposito di sacro – in binomio con il profano – sono decisamente caratteristici i Mercatini di Natale e le manifestazioni che animano la capitale lussemburghese in occasione dell’Avvento.

 










Sabbia fine e acque trasparenti sorprendono i viaggiatori che si recano in questa destinazione, ideale per gli appassionati della natura: tra un’escursione in un bosco di conifere, una giornata dedicata al birdwatching a caccia di aironi e cormorani, il viaggio diventa una miscela tra avventura e divertimento. La città di Palanga in estate si riempie di ombrelloni mentre in inverno la località è da vedere per le sue numerose chiese, per esempio quella cattolica e neogotica di Santa Maria Vergine, quella ortodossa edificata da Vladimir Burunov e quella Evngelica-Luterana che campeggia in Sauletekio gave. Fondata nel 1252 è Klaipeda, città con un porto che non ghiaccia mai grazie alla presenza della vicinissima penisola di Neringa che quasi la tocca, creando una laguna al riparo dalle correnti fredde. Nel paesaggio di Neringa dominano le dune alte di sabbia bianca mentre nell’architettura in legno si percepisce il forte riflesso etnografico. Salendo sulla cima delle dune si aprono paesaggi mozzafiato: da una parte una distesa infinita delle dune di sabbia e le onde del Mar Baltico, dall’altra il verde intenso dei pini e la calma della Laguna dei Curoni. Da vedere sono naturalmente Nida e la penisola curoniana - protetta dall’Unesco – seguite dal castello di Trakai - vicino a Vilnius – e dalla collina delle croci di Šiauliai: un posto intriso di religiosità nel quale, nel corso degli anni, sono state piantate migliaia di croci. E a proposito di croci, la capitale lituana sorprende per il suo fervore religioso. Tutto da scoprire in occasione dell’Avvento e, per quattro passi nel folclore, anche ai Mercatini di Natale di Vilnius.











Gran parte della superficie dell’Albania è montuosa - l’altezza media della destinazione si colloca a circa settecento metri dal livello del mare – ma la tavolozza geografica del Paese presenta anche un arco costiero - con una pluralità di calette -, prevalentemente sabbioso, collegato alla regione centrale dei Balani e ai monti dell’interno da verdi vallate. Oltre a Tirana, la capitale, sono da vedere i numerosi manieri del Paese e immancabile è Berat, dichiarata città-museo, conosciuta come “la città dalle mille finestre” per le numerosissime finestre che caratterizzano le sue case dal tetto rosso. Situata alle pendici dei monti Tomor e Shpirag, la località vanta un castello che custodisce un interessante collezione museale, il Museo Onufri, che espone dipinti di famosi artisti albanesi. La destinazione è ricca di archeologia e un viaggio in Albania merita anche se si parte alla ricerca del folclore e di antiche tradizioni popolari. I Mercatini di Natale, per esempio, rappresentano un ottimo pretesto per scoprire l’Albania e la sua capitale.

 










La natura trionfa, in Lettonia, e sono numerosi i biotopi introvabili nel resto d’Europa, come quelli custoditi all’interno della North Vidzeme, riserva della biosfera, nella quale convivono prati costieri che lambiscono il mare e foreste ombreggiate da pini e betulle. Nello spicchio sud orientale della Lettonia villaggi di pescatori si stagliano fra alte dune di sabbia e fitti boschi, mentre nella valle dell’Abava – sotto l’egida dell’Unesco – persistono i segni dell’agricoltura e sopravvivono villaggi rurali. Castelli a profusione e scorci di rara bellezza si trovano nella valle del fiume Gauja, attorniata da colline e dirupi. La città di Cesis è fra le più antiche delle Lettonia e si trova al centro del Gaujas Nazionalais Park, che oltre a sfoggiare gemme naturali custodisce quattrocento monumenti storici e culturali. A Rundale, invece, è da vedere il “palazzo d’inverno” lettone, residenza estiva dei duchi di Curlandia, pregevole esempio di architettura italiana nel Baltico orientale – è stato disegnato da Francesco Bartolomeo Rastrelli - nonché uno dei migliori dell’intera Lettonia. Per incanti della natura si consiglia la “regione dei laghi blu”, costellata da centinaia di specchi lacustri, nel territorio compreso a nord di Kraslava. Per un viaggio più “metropolitano”, invece, la meta ideale è Riga, la capitale, particolarmente accattivante durante il periodo natalizio, con Mercatini di Natale di sicuro fascino.

 










La Bosnia-Erzegovina è un immenso parco naturale, ricco di montagne verdissime, inciso da valli che formano aspre gole dove spumeggiano torrenti, grotte carsiche, canyon, laghi e cascate. Un paesaggio eterogeneo nel quale convivono le culture e le religioni della città di Mostar, mentre il simbolo religioso cattolico nazionale in assoluto è Medjugorje. Banja Luka merita per il suo castello: dell’edificio originario si possono ammirare le imponenti mura bastionate che cingevano la fortezza e anche le torri, inserite in un’area a giardino. Nei dintorni della città si trova il Parco Nazionale di Kozara, con un’estensione di 3.375 ettari, e intrigante è anche il Parco Nazionale di Hutovo Blato, vicino a Stolac, al cui interno si trovano ben quattro laghi in ognuno dei quali confluisce il fiume Krupa la cui corrente, scorrendo in entrambe le direzioni, lo rende caso unico in Europa e sotto l’egida dell’Unesco. La città di Stolac è un sito di antichissime origini, la sua ricca architettura risale al periodo ottomano e nei suoi dintorni si trova la necropoli di Radimlja, la più vasta e importante del Paese, ascrivibile al XIV secolo e con 122 pietre tombali dei bogomili, movimento religioso eretico di ispirazione manichea che tentava di conciliare i principi cristiani con quelli della filosofia religiosa di Zoroastro. Un tessuto culturale da approfondire, magari, proprio in occasione del Natale, accostando anche l’opportunità di scegliere l’artigianato tipico alle bancarelle dei Mercatini di Natale della capitale.











La chiamiamo Moldavia ma, in realtà, dovremmo dire Repubblica Moldova. È una destinazione decisamente lontana dagli itinerari turistici più gettonati, e non molti sanno che la maggior attrattiva del Paese è l’industria vinicola, con percorsi dedicati a Bacco e a bellezze nascoste fra vigneti, distese di campi di girasole, pascoli bucolici e monasteri. Nel paesaggio della Repubblica Moldova i filari con l’uva e i nidi delle cicogne sono elementi caratteristici. A Orheiul Vechi si trova il sito più affascinante della Moldova, un complesso monastico scavato nella parete di una vasta rupe calcarea, così come è da vedere il monastero rupestre di Tipova, il magggiore dell’Europa orientale, eretto tra il X e il XII secolo. Il complesso architettonico è formato da ambienti posti su tre livelli e nell’area nord si trovano diciannove grotte poste allo stesso livello delle celle, del refettorio e della chiesa. Situato in una valle sugestiva sulla riva del Dniestr si trova il monastero ortodosso di Saharna, che custodisce le reliquie di San Macario. Scrigno di circa cinquantamila reperti – fra i quali libri russi dei secoli XVII-XIX – è invece il Museo regionale di Bender, la più antica città della Moldova, che conserva anche un’imponente fortezza. Anche Soroca rappresenta un centro importante nel sistema delle fortificazioni fatte erigere dai principi moldavi a difesa del Paese. E per capire l’essenza della nazione, si devono conoscere anche il folclore e la tradizioni, magari a Natale, curiosando fra i Mercatini di Natale di Chisinau, la capitale.

 










Sono numerose, le direttrici del turismo in Ucraina. Culturali, artistiche, sportive, ecologiche e rurali, per esempio. In Ucraina la natura parla ancora a gran voce e nel più vasto paese europeo dopo la Russia le suggestioni paesaggistiche hanno il volto delle immense steppe e dei pascoli, dove in primavera esplodono i colori dei papaveri, dei girasole e della senape. Splendida è la Crimea, costituita da almeno una trentina di golfi e di baie, con caratteri assimilabili ai fiordi scandinavi ma il materiale che ne scolpisce la roccia non è il granito, bensì la roccia delle conchiglie, il calcare e la marna. In Crimea spicca, oltre alla città di Sebastopoli, il palazzo dei Khan di Crimea, che si distende su una superficie di quattro ettari, sotto l’egida dell’Unesco, il cui disegno originale si ispira al modello persiano. L’elemento più antico è il portale di Aleviz, del 1503, opera dell’architetto Aloisio Lamberti da Montagnana. Dai capolavori dell’arte a quelli della fede: vicino a Kiev, la capitale, sorge il complesso monastico delle Grotte, in passato celeberrimo centro religioso e culturale ortodosso. Un monastero che conserva intatta tutta la sua suggestione mistica, ideale per chi voglia percepire lo specifico della spiritualità ucraina, in bilico tra la religiosità bizantina e l’intimità del sentimento popolare. A Odessa, città posta su un ripiano disposto ad anfiteatro sul mar Nero si possono apprezzare palazzi rinascimentali e neoclassici edificati da architetti francesi, italiani, greci e austriaci per la borghesia cosmopolita che vi prosperò nell’Ottocento. Il centro storico è intatto, così come la celebre scalinata immortalata nel film “La corazzata Potëmkin”, diretto da Sergej M. Ejzenštejn. Siti storici e culturali sono concentrati a Odessa, Kiev, Lviv e Chernihiv e fra le attrattive dell’Ucraina, oltre a fortezze medievali, palazzi reali, musei e città storiche vi sono riserve naturali, spiagge sul mar Nero e una pluralità di centri termali. Da accostare, magari, a una visita ai Mercatini di Natale, per un tuffo nelle tipicità ucraine.

 










Straordinariamente estesa e costellata dalla presenza di migliaia di laghi e di numerosi fiumi, la Bielorussia vanta una navigazione per un totale di 2.600 chilometri. Sullo spartiacque tra il mar Baltico e il mar Nero si delinea la Riserva Naturale della Biosfera di Berezinskij, significativo esempio di taiga europea. Fra i più importanti centri abitati, invece, spicca Mir, con il suo castello gotico – edificato nel XV secolo - protetto dall’Unesco, che accoglie oggi una raccolta archeologica e una scuola di restauro architettonico. Di sicuro interesse è Njasviz, uno dei siti più antichi della destinazione con un complesso – anch’esso sotto l’egida dell’Unesco – che comprende un maniero e la chiesa del Corpus Christi. La seconda città bielorussa dopo la capitale è Vicebsk, il cui più illustre figlio del Novecento è Marc Chagall. Nel contesto dell’arte emergono in Bielorussia manieri e fortezze, soprattutto nel quadrante sudoccidentale del Paese, particolarmente nella regione compresa tra Minsk, Brèst e Hrodna. Un tris d’assi di località da scoprire anche attraverso i loro musei e le antiche tradizioni, in particolare durante il periodo natalizio che in Bielorussia vede lo scambio dei doni il 31 dicembre. Un’opportunità per scoprire la nazione e i Mercatini di Natale, un elisir di artigianato.











La grande storia della Macedonia affonda le radici in un passato importante che ha lasciato al Paese una notevole ricchezza artistica: monasteri medievali, palazzi ottomani e chiese, cui si affiancano bellezze naturali. Ocrida, per esempio, è molto più che un immenso bacino d’acqua: è uno dei laghi più antichi d’Europa e nella riserva naturale della quale fa parte vi sono rarissime forme di vita. Fra i capolavori da non perdere in Macedonia vi sono le rovine di Heraclea Lyncestis, nei dintorni di Bitola – nota anche come la città “dei consoli” – delle quali sono ancora oggi visibili parti della cinta muraria, le terme e il portico – sec. I-II d.C. -, posto su numerose colonne e ornato di are e statue, una piccola basilica e la grande basilica, con stupendi mosaici del nartece – V secolo – in pietra e smalti. Ocrida, oltre che un lago, è una città raccolta sulle sue rive, è sotto l’egida dell’Unesco e custodisce capolavori d’arte tra i più alti del periodo greco-bizantino. Di sicuro interesse è Stobi, antica città del popolo dei Peoni, alla confluenza del fiume Crna nel Vardar. La sua area archeologica palesa un unicum di rovine ed è da visitare il museo che raccoglie reperti degli scavi del periodo ellenistico e del primo periodo romano. Nella piana di Tikves, invece, vengono prodotti i migliori vini della regione e la capitale del distretto vinicolo è Kavadarci, che regala ai viaggiatori anche, sulle rocce dell’omonimo lago, il monastero di Polog, la cui chiesa è praticamente priva di finestre, nonostante le pareti siano segnate da numerose arcate. E le arcate rimandano a quelle del Kameni Most, il grande ponte di pietra di Skopje, la capitale macedone. Da conoscere in occasione del periodo natalizio, quando ad attrarre sono anche i suoi Mercatini di Natale.











E’ un Principato dell’Europa sud-occidentale, l’Andorra, ed è sinonimo di romanico, cultura e natura. Una destinazione dalla superficie contenuta, poco più di 460 chilometri quadrati incastonati fra i picchi dei Pirenei, tra Spagna e Francia, e può essere visitato nella sua interezza in occasione di un viaggio attraverso il suo importante patrimonio storico. Il Principato di Andorra, infatti, vanta storia e natali illustri - secondo la tradizione è stato fondato nell’805 da Carlo Magno - e oggi circa il 10% del territorio è patrimonio mondiale dell’Unesco. Nelle valli si trovano importanti chiese risalenti al X e all’XI secolo, a Ordino si ammirano le pregevoli chiese di Sant Climent de Pal e di San Martino in Cortinada mentre a  Meritxell, piccolo villaggio nella parrocchia civile di Canillo, è da apprezzare il santuario de Nuestra Señora de Meritxell, dedicato alla santa patrona del Principato. Non si deve dimenticare, però, che una delle attrattive del Principato è lo sport, capitanato dallo sci: ben 160 piste, un carosello bianco all’insegna di sci di fondo, di discesa e snowboard. In estate, naturalmente, il manto bianco si trasforma in un tappeto verde ed ecco che il trekking diventa protagonista così come il canyoning e l’arrampicata. E il ciclismo? Non manca, anzi, è una disciplina sportiva molto praticata in Andorra e i percorsi piú famosi sono quelli che attraversano il Parco Naturale di Sordeny. In occasione del Natale, il Principato diventa una meta straordinariamente inusuale per andare alla ricerca di regali ai Mercatini di Natale. 











Scrivere che la Bulgaria è un paradiso faunistico sarebbe un po’ riduttivo, ma è anche vero che la nazione ospita una pluralità di parchi nazionali e naturali. Il Parco Nazionale del Pirin, per esempio, sotto l’egida dell’Unesco, vanta una superficie di 40.067 ettari mentre quello di Rila, nei pressi di un celebre monastero, ingloba il Musala, la maggiore elevazione  montuosa di tutta la penisola balcanica, ben 2.925 metri. Fra le riserve naturali quattro appartengono all’Unesco e sono le Riserve della Biosfera, perfette anche per calarsi in un raro contesto faunistico grazie alla presenza dell’aquila reale, alcune specie di pipistrelli – 18 sulle 30 complessive europee -, il picchio dorsobianco, l’orso bruno e il lupo. Di eccezionale bellezza è la costa bulgara, dove convivono località tipicamente balcane – Sozopol –, centri d’arte – Nesebar – e l’unicum archeologico di Pomorie, tomba tracio-romana. Veliko Tarnovo è una delle mete del turismo bulgaro per lo spettacolare complesso monumentale che ne ricorda il grande passato di capitale, così come sono da visitare Preslav, antica città imperiale, Pliska, la prima capitale bulgara e lo stupefacente sito di Madara, con il famoso cavaliere trace. Infine, o più realisticamente per prima, ecco Sofia, l’odierna capitale, da visitare in ogni periodo dell’anno, soprattutto quando si addobba a festa e propone i suoi Mercatini di Natale.


Mercatini di Natale a Cipro











L’Avvento a Cipro? Perché no? L’isola è un compendio di arte bizantina, di chiese sotto l’egida dell’Unesco e di capolavori archeologici. E’ anche un’oasi di bellezze naturali, come la piccola penisola di Akamas, sempre nel patrimonio dell’Unesco e situata nell’estremo spicchio nord occidentale di Cipro, una delle aree incontaminate del Mediterraneo, nella quale nidificano le tartarughe “Caretta-Caretta” mentre le fragranze di timo selvatico e timo si diffondono lungo la costa che si tuffa in un mare dalle acque cristalline. Sempre in questo spaccato di Cipro si trova la località di Pafos, nel cui centro antico sono custoditi mosaici appartenenti al periodo romano imperiale, così come sono da vedere le “tombe dei re”, mausolei funerari ricavati dallo scavo delle rocce nella parte settentrionale della città. L’isola si può esplorare anche con trekking che si snodano nei monti Trodos, e obbligatoria è una tappa ai Bagni di Afrodite – in latino Venus, Venere -, la baia dove secondo la leggenda è nata la dea della bellezza. In inverno tutto questo è possibile, anzi, diventa un viaggio davvero insolito se si includono le visite ai Mercatini di Natale di Nicosia, la capitale, che a dispetto della latitudine vanta una pluralità di eventi e di manifestazioni dedicate al Natale.